La luna, vergine dello spazio,
ha aperto le sue cosce pure
di bronzo dorato,
poi ha vagato tutta la notte
lungo le dorsali,
dietro le cime più alte
spazzate dal vento,
ma invano.
Troppo tardi, lo sposo,
riuscirà soltanto
ad accarezzarle
i fianchi rotondi
e ormai pallidi.
La notte è passata,
e il sole
brucerà il suo ardore
invadendo la valle.
Lüdinghausen 1972