Sono nato nei lampi
ed ancora odo l’eco del tuono.
Chi ha calpestato il giardino fiorito?
Chi ha inquinato l’acqua del ruscello?
Chi sono i mostri spietati?
Non ci sono mostri purtroppo,
è la tenia.
Ho incontrato la tenia solitaria
nel ventre delle città brulicanti,
tra le cascine dei pescatori,
e fra i pastori silenziosi,
ovunque c’è la tenia malvagia.
Che ne pensate voi del banchiere grasso?
Che ne dite dell’industriale abbruttito?
E lei signor miliardario si diverte?
Ah! Branco balordo!
Ah! Gregge di capre!
Ah! La tenia insaziabile!
Ma io sono per la guerra,
combattiamola, combattiamola,
ho visto un tramonto d’estate,
ho visto due giovani nudi,
ho udito gli uccelli cantare
qui sulla terra,
ma voi che cercate?
Su dunque schiavi del verme,
scrolliamoci dai fantasmi,
ma espelliamo la tenia che è in noi,
uccidiamo la tenia.
Luciano Piani, Lüdinghausen 1975